Archifood è il sintetico ed efficace brand 
di Quid Edizioni che coniuga architettura, 
design, cultura del cibo e tutto il variegato mondo che ruota attorno a quest’ultimo. 


L’incontro magico e complesso che avviene tra uno chef, magari proprietario del locale, e un architetto al quale viene affidato il compito di realizzare il sogno dello chef stesso, e cioè il suo ristorante, è una delle storie che Archifood si propone di raccontare. 


E poi tanti designer, libri e mostre collegati all’enogastronomia, itinerari archi-golosi in Italia e all’estero, fotografie e illustrazioni per veri gourmet dell’estetica! Archifood nasce da una idea creativa di Arianna Mariani. 

 


Mamma inglese e papà francese ma cresciuta negli States, un’autentica passione per l’Italia e la sua cucina, Alice Delcourt è un promettente talento della creatività in cucina. Il suo stile nella vita come ai fornelli è ragionevolmente istintivo, esplode di una semplicità fresca e passionale, creativa e divertente.
Le prime esperienze di cucina nel ristorante della nonna in Inghilterra, quindi chef di bordo per una anno su una barca al largo di Panama, a cucinare prodotti del mare appena pescati. Poi l’apprendistato nelle prime grandi cucine, dal Lower East Side di NY all’Europa, soprattutto Londra, dove ha fatto esperienza per 1 anno al mitico ristorante River Cafè, dove si è formato e dal quale ha spiccato il volo anche Jamie Oliver. Qui ha rinforzato la sua innata passione per una cucina fortemente legata al territorio e alla stagione, dominata dalla concretezza dei sapori della terra.
Quindi l’Italia, Piemonte, Sardegna e infine Milano, con collaborazioni in ristoranti importanti come il Liberty, il Park Hyatt, Alice e l’Osteria di Lambrate.
Dopo 7 anni di esperienza nelle più grandi cucine italiane al fianco di importanti chef, Alice, grazie  all’affinità elettiva con un gruppo di imprenditori è finalmente riuscita a realizzare un ristorante diverso da tutti gli altri, che sintetizzi i diversi colori, le diverse sfumature e la poliedrica personalità della propria cucina.
Il rispetto per la stagionalità e la località dei prodotti, orientano Alice nella scelta delle materie prime, tutte provenienti da piccoli produttori locali di qualità. Carni biologiche, prevalentemente bianche, come polli da allevamento libero e maiali di cascina, e un po’ di cacciagione, come nella migliore tradizione anglosassone. Pesce rigorosamente povero e sostenibile. E nei suoi piatti non mancano mai le verdure di stagione e le erbe aromatiche.
Nel suo progetto Alice ha messo tutta la sua passione per la tradizione culinaria Italiana, che si tinge però di sfumature di colore provenienti dalla tradizione francese, inglese e americana.
Nel 2011 e nel 2012 ha vinto, rispettivamente, la 14° e la 15° edizione del “Cous Cous Fest”, il festival internazionale culturale di San Vito Lo Capo.
Nell’edizione 2011 la sua ricetta “sgombro affumicato su un cous cous di frutta ed erbe” è stata la più votata tra quelle presentate dai nove paesi in gara.
Sempre nel 2011 a novembre, ha partecipato alla manifestazione Ein Prosit con Cesare Battisti.
Nell’edizione 2012 del Congresso di Identità Golose, Alice ha partecipato a Identità Naturali dove ha preparato una tarte tatin di tuberi con zucca, topinambur e rape.

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