Il topo saggio non mangia ogni formaggio
Testo di Arianna Mariani
Foto © Jean-Jacques Pallot, courtesy Ich & Kar
Un’amica parigina di Archifood, Isabelle Larignon, gestisce una deliziosa Maison de communication gourmande (agenzia di comunicazione sulla ghiottoneria): “Le Dire & Le Goût”, con vista mozzafiato sul Gran Palais e lussuriosi appunti con foto alle pareti. Da qui arriva “Bloc-Notes” di Milk Factory: bimestrale di 32 pagine, quasi totalmente e magistralmente illustrato.
Ogni numero ha un tema: il latte, i formaggi, le culture casearie... Il primo numero risale a novembre 2009. Bloc-Notes nasce dalla volontà di proporre un magazine che possa miscelare arte, design, cucina e riflessioni culinarie. Milk Factory, laboratorio di creazione del Collettivo dei Prodotti Caseari Francesi, ha decretato l’origine della singolare edizione e produce la totalità dei soggetti pubblicati, fotografie comprese.
Il Collettivo dei Prodotti Caseari Francesi è un gruppo di professionisti che riflette la realtà della filiera casearia francese (produttori, cooperative, trasformatori). L’unione dei tre collegi ha come obiettivo la difesa di interessi comuni, l’elaborazione di campagne di comunicazione collettive, la conduzione di azioni organizzative ed espositive in tutta la Francia. Le esposizioni artistiche documentate da Bloc-Notes sono prodotte proprio da Milk Factory, ma può anche accadere che quest’ultima sia sponsor piuttosto che concept: è il caso della recente esposizione di Marc Brétillot al “Lieu du Design” di Parigi in cui Milk Factory ha partecipato ad una performance di design culinario durante il vernissage dell’evento “Formaggi e Formaggi: dalla forma al prodotto”.
La coordinazione, la direzione artistica e il design di Bloc-Notes sono di competenza di Ich & Kar, ardito duetto di graphic designers parigini che firma l’intera comunicazione di Milk Factory. Bloc-Notes sarà a breve disponibile in versione elettronica sul nuovo sito di Milk Factory; per il momento vi lasciamo degustare le pagine del numero 4 che ci ha incantato al punto tale dal presentarvelo senza ulteriori manipolazioni grafiche: con lo styling di Coco Jobard, la selezione formaggi di Marie Quatrehomme e le carte da parati di Arte international. Ispirate alle torte a più piani dei banchetti di nozze, le sculture di formaggi francesi raffigurate sono vere e proprie architetture gastronomiche inedite.